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PAPA: LETTERA DI 67 SCIENZIATI, ANNULLARE LA VISITA ALLA 'SAPIENZA'

 

PAPA: LETTERA DI 67 SCIENZIATI, ANNULLARE LA VISITA ALLA 'SAPIENZA'

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ASCA) - Roma, 14 gen - L'intervento del Papa alla ''Sapienza'', in programma giovedi' prossimo al termine della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico, e' ''un evento incongruo'' che ''va annullato''. Lo sostengono sessantasette scienziati in una lettera indirizzata al rettore dell'Universita' La Sapienza di Roma Renato Guarini. Tra i firmatari della lettera inviata al rettore della Sapienza compaiono i fisici Andrea Frova, Carlo Maiani, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), Carlo Bernardini, Giorgio Parisi, Carlo Cosmelli. ''Magnifico Rettore - si legge nella lettera - con queste poche righe desideriamo portarla a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella citta' di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: 'All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto piu' fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto'. Sono parole che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano. In nome della laicita' della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato''.
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Submitted by Bad Seed on Mon, 2008-01-14 23:11.

- "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto piu' fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto"

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Submitted by lucio on Mer, 2008-01-16 07:42.

Il Vaticano ha "ritenuto opportuno soprassedere" alla visita del Papa alla Sapienza "a seguito delle ben note vicende".

Submitted by Bad Seed on Mer, 2008-01-16 20:12.

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Submitted by midiesis on Mar, 2008-01-22 08:02.

La segreteria nazionale della FLC Cgil rilancia il seguente appello, che contiene nella sostanza i medesimi argomenti da noi espressi nei giorni scorsi e invita tutta la docenza universitaria a manifestare la propria solidarietà ai 67 docenti della Sapienza.

Roma, 21 gennaio 2008
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Testo dell'appello

I colleghi della Sapienza, lungi dall'«impedire al papa di parlare» hanno semplicemente contestato l'opportunità di far inaugurare l'anno accademico - ossia il momento più solenne nella vita di un ateneo - da un capo religioso, e nel contempo capo di stato straniero. Tanto più che trattasi di un papa che ha espresso in reiterate occasioni l'idea che la ragione non possa che essere subordinata alla fede e ha assunto gravi prese di posizione che, mentre smantellano la Chiesa del Concilio Vaticano II, costituiscono gravi ingerenze nella sfera delle istituzioni politiche nazionali. In ogni caso, la protesta dei colleghi non contro Benedetto XVI era diretta, ma innanzi tutto contro l'autorità accademica che ha commesso la leggerezza di invitare un'autorità religiosa a una cerimonia che deve essere rigorosamente laica; tanto più grave, il gesto del rettore della Sapienza, in quanto ormai l'Italia è un paese multietnico e multireligioso e ciò nonostante un regime concordatario, obsoleto anche nelle sue revisioni, che continua a privare le scuole pubbliche non universitarie della possibilità di un approccio comparativo al mondo delle religioni assegnando invece la priorità esclusiva all'insegnamento della religione cattolica. E il papa di Roma rappresenta soltanto una parte dell'opinione pubblica, anche di quella provvista di fede religiosa. Si aggiunga altresì l'atteggiamento di vera e propria subalternità mostrata dalle autorità accademiche, di concerto con quelle ecclesiastiche, e dal coro mediatico che ne ha accompagnato le scelte, era la pretesa che a Ratzinger fosse riservata una zona franca, in cui le espressioni di dissenso dovessero essere impedite, quasi forme di delitto di lesa maestà.

Noi sottoscritti, davanti alla campagna mediatica in atto, esprimiamo la più vibrata protesta e la più ferma preoccupazione per le parole che abbiamo letto e ascoltato in questi giorni, in un penoso unanimismo di testate giornalistiche e di forze politiche. Ci impegniamo, accanto ai colleghi della Sapienza e di tutti gli studiosi che con rigore e passione lavorano nelle istituzioni universitarie italiane, a lottare perché venga salvaguardato, in un paese che sembra voler pericolosamente regredire all'epoca del «papa re», la libertà della ricerca scientifica, in ogni ambito, da ipoteche fideistiche e da nuovi e vecchi principi autoritativi.

Angelo d'Orsi, prof. Storia del pensiero politico Univ. Torino; Lucia Delogu, prof. Diritto privato, Univ. Torino; Gianni Vattimo; Simon Levis Sullam; Luisa Accati, prof. Storia moderna, Univ. Trieste; Alessandra Algostino, prof. Diritto costituz. comparato, Univ. Torino; Giovanna Angelini, prof. Storia delle dottrine politiche, Univ. Pavia; Corrado Agnes, Politecnico Torino Dip. di Fisica; Christophe Allouis, Ist. Ricerche sulla Combustione-Cnr; Fabrizio Arciprete, ricerc. Dip. di Fisica Univ. Roma Tor Vergata; Franco Bacchelli, ricer. di Storia della Filosofia, Univ. Bologna; Barbara Bacchelli, ricerc. Matematica, Univ. di Milano Bicocca; Valeria Bacchelli, prof. Analisi matematica, Politecnico Milano; Roberto Bartolino, prof. di Fisica, Univ. della Calabria; Riccardo Bellofiore, prof. di Economia monetaria, Univ. Bergamo; Tamara Bellone, prof. Topografia e cartografia, Politecnico Torino; Paolo Biscari, prof. Fisica Matematica, Politecnico Milano; Luigi Bobbio, prof. di Scienza politica, Univ. Torino; Alberto Burgio, prof. Storia della filosofia moderna Univ. Bologna; Linda Brodo, Informatica, Univ. Sassari; Renato Betti, prof. Geometria, Politecnico Milano; Ugo Bruzzo, prof. Geometria, Scuola Intern. Superiore di Studi Avanzati, Trieste; Paolo Berdini, ingegnere, urbanista; Luciano Boi, Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Centre de Mathématiques Paris; Ovidio M. Bucci, prof. Campi Elettromagnetici,Univ. Napoli Federico II; Alessandro Bianchi, ricerc. Dip. di Inform. Univ. Bari; Brigida Bochicchio, ricerc. di Chimica Organica Univ. Basilicata; Piero Bevilacqua, prof. di Storia Contemp La Sapienza, Roma; Marco Berisso, Filologia It. Univ. di Genova; Pier Carlo Bontempelli, prof. Letterat. Tedesca Univ. «G. d'Annunzio» Chieti-Pescara; Livio Boni, Chargé de recherche Univ. de Paris VII Denis Diderot, Psychanalyse/Sciences Humaines; Derek Boothman, prof. Lingua e traduz. inglese, SSLMIT Univ. Bologna; Sandro Cardinali, prof. di Storia della filosofia mo. Univ. Ferrara; Paolo Casalegno, prof. Filosofia del Linguaggio Univ. degli Studi Milano; Luigi Cerlienco, prof. Algebra, Univ. Cagliari; Salvatore Cingari, prof. Storia delle dottrine politiche Univ. per Stranieri di Perugia; Claudio Cancelli, prof. Fluidodinamica Ambientale, Politecnico Torino; Pilar Capanaga, prof. di Lingua e Linguistica spagnola SSLMIT Univ. Bologna; Sandro Cardinali, prof. Storia della filosofia mod. Univ. Ferrara; Pietro Giuliano Cannata, prof. di Geologia Pianif. territoriale Univ. di Siena; Andrea Clematis, dir. di ricerca IMATI Cnr Genova; Andrea Cavazzini, dottore in filosofia; Ines Crispini, Filosofia morale Univ. della Calabria; Rita Caprini, prof. Glottologia Univ. Genova; Alessandra Ciattini, Antrop. religiosa La Sapienza di Roma; Tullia Catalan, Storia contemp. Univ. Trieste; Leonardo Castellani, Fisica Teorica Univ. del Piemonte Orientale; Luca Di Mauro, Storia, Ecole Normale Superieure Paris; Filippo Del Lucchese, Marie Curie Fellow, UPJV - Amiens / ECLS - Occidental College Los Angeles, CA, Usa; Marco Antonio D'Arcengeli, prof. di Storia della pedagogia Univ. L'Aquila; Adele D'Arcangelo, ricerc. Univ. di Bologna; Elisabetta Donini, già docente di Fisica Univ. Torino; Paolo Ercolani, Filosofia Univ. di Urbino; Ezio Faccioli, Tecnica delle costruz. Politecnico Milano; Laura Fregolent, prof. Analisi della città e del territorio, Univ. IUAV Venezia; Paolo Favilli, prof. Storia Contemp. Univ. Genova; Federica Fontana, Dip. di Scienze dell'Antichità Univ. Trieste; Paolo Fernandes, drig. di ricerca, Cnr Ist. di Matematica Appl. Tecnologie Inform. Genova; Gian Luca Fruci, assegnista di ricerca dip. di Storia Univ. Pisa; Antioco Floris, Discipline cinematogr. Univ. Cagliari; Marcello Frixione, Scienze della Comunic. Univ. Salerno; Giorgio Forti, emerito Facoltà di Scienze MFN Univ. degli Studi Milano; Luciano Gallino, emerito, già prof. di Sociologia Univ. Torino; Germana Gandino, ricerc. Storia medievale Univ. del Piemonte Orientale; Angelo Guerraggio, prof. di Storia delle matematiche Univ. dell'Insubria di Varese /Università «Bocconi» Milano; Laura Gaffuri, prof. Storia delle Chiese Univ. Torino; Mariuccia (Giuseppina) Giacomini, Antropologia culturale Univ. Milano Bicocca; Francesco Indovina, prof. Analisi delle strutture urbanistiche e territoriali Ist. Univ. di Architettura Venezia; Donatella Izzo, prof. Letterat. Americana Univ. degli Studi di Napoli «L'Orientale»; Cristina Lavinio, prof. Linguistica educativa Univ. Cagliari; Salvatore Lupo, prof. di Storia contemp. Univ. Palermo; Laura Luche, Lingue e Letterature Ispanoamericane Univ.Sassari; Maria Grazia Meriggi, prof. Storia Contemp. Univ. Bergamo; Alberto Magnaghi, prof. Pianificaz. Territoriale Univ. Firenze; Fabio Nuti Giovanetti, Giurisprudenza Univ. Bologna; Guido Panìco, prof. di Storia contemp. Univ. Salerno; Giovanna Procacci, prof. Storia contemp. Univ. Modena e Reggio; Giuseppe Prestipino, già prof. di Filosofia, Univ. Siena; Enrico Pugliese, dir. Irpps-Cnr, Roma; Carlo Remino, ingegnere Meccanico, Dip. Ing. Mecc. e Ind. Univ. Brescia; Giorgio Rochat, già prof. Storia contemp. Univ. Torino; Monica Savoca, prof. a contratto di Letterat. Spagnola, SSLiMIT Forlì; Giovanni Semeraro, prof. Univ. Federale Fluminense, Niterói/Rio de Janeiro; Antonio Mario Tamburro, prof. di Chimica Organica, Rettore Magn. Univ. della Basilicata; Giuseppe Trebbi, prof. Storia moderna Univ. Trieste; Dario Trevese, prof. Astrofisica Roma «La Sapienza»; Maria Turchetto, prof. Dip. di Studi Storici Univ. Ca' Foscari di Venezia; Settimo Termini, prof. Cibernetica Univ. Palermo; Giovanna Vertova, ricerc. di Economia Politica Univ. Bergamo; Nadia Venturini, prof. Storia del Nord America, Univ.; Gabriella Valera, prof. Metod. e Storia della Storiogr. Univ. Trieste; Stefano Visentin, Storia delle dottrine politiche Univ. Urbino «Carlo Bo»; Claudio Venza, Storia della Spagna contemp. Univ. Trieste; Simonetta Ulivieri, prof. Pedagogia Gen. e Sociale Univ. Firenze; Mario Vadacchino, prof. Dip. Fisica Politecnico Torino; Pasquale Voza, prof. Letterat. italiana Univ. degli Studi di Bari; Franco Vazzoler, Letterat. teatrale it. Univ. Genova; Massimo Vallerani, prof. di Storia medievale Univ. Torino; Sergio Vessella, prof. di Analisi Matematica Univ. Firenze; Fausto Vagnetti, prof. di Astrofisica, Univ. di Roma Tor Vergata; Maria Zalambani, prof. Russian Literature Univ. Bologna; Alessandro Zucchi, prof. Semiotica, Dip. di Filosofia Univ. degli Studi di Milano; Massimo Zucchetti, prof. di Impianti Nucleari Politecnico Torino.

Molti articoli sull'argomento nel sito di Proteo Fare Sapere.

Submitted by niggi on Mar, 2008-01-22 09:18.

Personalmente ritengo che sull'argomento bisognerebbe, da parte di tutti, fare un passo indietro. Oramai il fatto è avvenuto e rivangare è inutile, bisogna riflettere ed evitare per il futuro gli stessi errori. Stiamo diventando ogni giorno di più vittime degli integralismi, occorre dialogo ed in questo la Chiesa dovrebbe distinguersi e non adeguarsi all'andazzo.
Giacomo smemorato

Submitted by midiesis on Mar, 2008-01-22 09:53.

Con il nuovo corso clericale è in atto una restaurazione che tende a demolire l'innovazione del Concilio Vaticano II. Non credo che per il prossimo futuro si possa assistere a gesti di dialogo, rispetto ed accoglienza della diversità. Il mantenimento del potere ad ogni costo con gli strumenti del dogma indiscutibile: questa è la linea. Non vedo niente di evangelico e l'Uomo più significativo della stora, il Cristo, con il suo messaggio di povertà ed accoglienza, diviene strumento di potere.
La Chiesa deve assolutamente dire, entrare in ogni ambito con le sue verità, che però, nel corso dei secoli, (le verità) sono risultate errori disumani ed atroci.
Ieri sera ho sentito un pezzo dell'intervento di Bertone sull'argomento: lamentava che la società italiana è sfaccettata (probabilmente intendeva che manca di una certa uniformità - ai valori ed al pensiero della Chiesa stessa), composta da miriadi di coriandoli...
Bene che ci siano sti coriandoli e la cosa che a me ha fatto piacere in questa storia è che un gruppetto di persone (pochissime) abbiano avuto il coraggio di dissentire di fronte al potere, credo, più forte del mondo.
Coriandoli.

Submitted by niggi on Mar, 2008-01-22 10:17.

Credo che abbiamo espresso concetti omologhi, mi ha colpito molto il "ragionamento" di Bertone e vedere lui e gli altri vestiti di nero mi ha impressionato. Spero comunque in un passo di conciliazione vero dopo le ultime manifestazioni di forza; ci insegnano tutti i giorni la tolleranza spero che se lo ricordino.
Giacomo smemorato

Submitted by Bad Seed on Mar, 2008-01-22 15:38.

- "La Chiesa deve assolutamente dire, entrare in ogni ambito con le sue verità [...] "

"Verità" che servono, ricordiamolo, a guadagnare l'entrata nel regno dei cieli una volta morti.

Come se sapessero DAVVERO cosa avviene quando si schiatta e si trapassa a miglior (?) vita. Ma che ne sanno? So' matti secondo me Image Hosted by ImageShack.us (in realtà non credo che siano matti... sono dei furbissimi paraculissimi venditori di fumo, altroché!).

Se la gente fosse meno stupida/più sveglia/meno bigotta/più furba 'sti clericali del caz Image Hosted by ImageShack.us ehmm... della pisciarella avrebbero ZERO credito.

Mi viene in mente un pezzettino di un monologo di Luttazzi:

"Qual è la verità sull'aldilà? Direi di partire da un semplice assioma: nessuno ne sa niente.
Mi piacerebbe che un giorno il Papa si affacciasse dal balcone di San Pietro e dicesse: 'Sapete una cosa? Nessuno ne sa niente, tanto meno noi. Andate, siete liberi'..."

Submitted by midiesis on Mar, 2008-01-22 16:50.

Off topic, Bad, sei fuori argomento: qui si parla di ciò che è accaduto alla Sapienza.
Sei stato molto irrispettoso nei confronti di chi crede: proprio perché non si sa niente dell'aldilà, bisogna anche prevedere la possibilità che ci sia qualcosa. Io sono uno di quelli che non da niente per scontato.

Submitted by Bad Seed on Mar, 2008-01-22 18:14.

- "proprio perché non si sa niente dell'aldilà, bisogna anche prevedere la possibilità che ci sia qualcosa."

Ma infatti, mica ho detto il contrario, uè!
Il punto era (è) un altro. Forse non mi ho spiegato bene.

Intendiamoci: anche io credo che ci sia "qualcuno". Non ho ancora capito chi è 'sto qualcuno: Dio? Allah? Buddha? Angelina Jolie?... Diciamo che per il momento è una figura "astratta".

Anche io credo che ci sia qualcosa "dopo". Che c'è dopo? Boh?! Non lo so.

Nessuno lo sa, neanche Ratzinger (ed è "qui" che vende fumo - oh, le chiacchiere stanno a zero); siamo tutti sulla stessa barca. Ma Ratzinger è sempre lì a pontificare: e questo non si fa, quello nemmeno... come se avesse davvero verità assolute in tasca. Come se sapesse davvero cosa bisogna fare per raggiungere la salvezza eterna.

Tu dirai: "Ma lui è il Papa".
E io ti dico: "Eh, non siamo più nel 'Medioevo'... bisogna farsi furbi" e... vabbè va, è un discorso complicatissimo (che ovviamente, secondo me, toccava anche la questione 'Sapienza')...

Scusa. Mi ritirio di buon ordine.

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Submitted by midiesis on Mar, 2008-01-22 20:03.

Già questo è un intervento diverso.

Submitted by Bad Seed on Mer, 2008-01-23 08:05.

Esprimere gli stessi concetti in modo cafone è politically incorrect è più divertente. Image Hosted by ImageShack.us

Be', almeno per me...


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